Consolato iraniano di Milano, piazza diaz, dalle ore 17.00, 24 luglio 2009
Gli studenti iraniani, in sciopero della fame, mobilitati in tutto il mondo per una protesta contro le elezioni-truffa e la repressione in occasione del discorso di insediamento di Ahmadinejad, a Milano, dalle ore 17.00, iniziano un presidio lungo 24 ore davanti al consolato di piazza Diaz.
"Lanciamo un appello -dicono - a tutti coloro che difendono il rispetto dei diritti umani. Vi invitiamo a sostenerci e ad appoggiarci nel nostro percorso verso la libertà."
Un modo per esprimere visivamente la solidarietà è portare al braccio un nastro verde.
Alfonso Navarra, della campagna di obiezione di coscienza delle spese militari, è stato invitato a parlare della sua esperienza a Berlino nel 1989, quando partecipò, a fianco dei pacifisti dell'Est Europa, alla rivoluzione democratica che portò all'abbattimento del Muro, nel quadro di una iniziativa internazionale per lo scioglimento dei blocchi militari.
Si ricorda, per sabato 25 luglio, a Roma, la manifestazione di protesta davanti all'ambasciata dell'Iran (ore 17, via Nomentana 361).
dalla URL: http://reporters.blogosfere.it/2009/07/liran-dei-record-e-la-piu-grande-prigione-per-giornalisti-e-blogger.html
"Reporters senza frontiere", 41 prigionieri in Iran: il carcere per blogger, giornalisti e fotoreporter
Di Joshua Evangelista - 23 luglio 2009
Quarantuno. Blogger, giornalisti e fotoreporter iraniani in prigione. Ad un mese dall'inizio delle proteste post elezioni, Reporters senza frontiere esprime tutta la sua preoccupazione, affermando che "quattro degli ultimi cinque arrestati sono nascosti in un posto segreto e, come succede agli altri, i familiari non hanno alcuna notizia sulle loro condizioni. In molti di questi casi, ai prigionieri non è concessa nessuna visita e gli avvocati non possono accedere ai loro fascicoli".
Tra gli ultimi arrestati c'è il fotografo Tohid Bighi del sito Mashroteh (che alle presidenzialisupportava il candidato riformista Mehedi Karoubi), detenuto da sabato senza alcun motivo apparente. Il giorno prima è toccato, fermato davanti casa, al suo collega Majid Saeedi (http://majidsaeedi.com), che nel 2001 aveva fatto un reportage dall'Afghanistan per il Time.
Gli studenti iraniani, in sciopero della fame, mobilitati in tutto il mondo per una protesta contro le elezioni-truffa e la repressione in occasione del discorso di insediamento di Ahmadinejad, a Milano, dalle ore 17.00, iniziano un presidio lungo 24 ore davanti al consolato di piazza Diaz.
"Lanciamo un appello -dicono - a tutti coloro che difendono il rispetto dei diritti umani. Vi invitiamo a sostenerci e ad appoggiarci nel nostro percorso verso la libertà."
Un modo per esprimere visivamente la solidarietà è portare al braccio un nastro verde.
Alfonso Navarra, della campagna di obiezione di coscienza delle spese militari, è stato invitato a parlare della sua esperienza a Berlino nel 1989, quando partecipò, a fianco dei pacifisti dell'Est Europa, alla rivoluzione democratica che portò all'abbattimento del Muro, nel quadro di una iniziativa internazionale per lo scioglimento dei blocchi militari.
Si ricorda, per sabato 25 luglio, a Roma, la manifestazione di protesta davanti all'ambasciata dell'Iran (ore 17, via Nomentana 361).
dalla URL: http://reporters.blogosfere.it/2009/07/liran-dei-record-e-la-piu-grande-prigione-per-giornalisti-e-blogger.html
"Reporters senza frontiere", 41 prigionieri in Iran: il carcere per blogger, giornalisti e fotoreporter
Di Joshua Evangelista - 23 luglio 2009
Quarantuno. Blogger, giornalisti e fotoreporter iraniani in prigione. Ad un mese dall'inizio delle proteste post elezioni, Reporters senza frontiere esprime tutta la sua preoccupazione, affermando che "quattro degli ultimi cinque arrestati sono nascosti in un posto segreto e, come succede agli altri, i familiari non hanno alcuna notizia sulle loro condizioni. In molti di questi casi, ai prigionieri non è concessa nessuna visita e gli avvocati non possono accedere ai loro fascicoli".
Tra gli ultimi arrestati c'è il fotografo Tohid Bighi del sito Mashroteh (che alle presidenzialisupportava il candidato riformista Mehedi Karoubi), detenuto da sabato senza alcun motivo apparente. Il giorno prima è toccato, fermato davanti casa, al suo collega Majid Saeedi (http://majidsaeedi.com), che nel 2001 aveva fatto un reportage dall'Afghanistan per il Time.
Continua...